È tornato il menestrello della Bassa: Sergio Bassi canta “I cieli della terra”
Perché poi, alla fine, ogni canzone è un piccolo mondo e ogni mondo è un cielo. Da qui il titolo del suo ultimo album, I cieli della terra.
Dopo quattro anni dall’uscita di Cavallo pazzo, Sergio Bassi, il menestrello della Bassa, è pronto per presentare al suo pubblico l’ultima fatica, l’ottavo della sua produzione.
Undici canzoni inedite e una in particolare, quella che balza all’occhio per via dei ringraziamenti speciali sulla copertina: «Un
grazie di cuore a Francesco Guccini per la modifica di una parte della linea melodica di Quando ero bambino nel l’anno 1990 in via Paolo Fabbri 43 a Bologna». Che cosa è successo in quell’occasione? «In quel periodo cercavo una conferma sull’impostazione delle mie canzoni racconta il cantautore, ero un po’ confuso, così sono andato a Bologna per cercare di far sentire a Guccini qualche pezzo. L’ho incontrato nel bar-trattoria “Da Vito”, sono stato fortunato, abbiamo bevuto insieme qualche bicchiere e poi mi ha portato a casa sua. Credo di aver avuto qualche santo in paradiso quel giorno, perché avevo sbadatamente scordato chitarra e cassetta, Guccini mi ha prestato la sua chitarra e gli ho fatto sentire Quando ero bambino. Avevo un po’ di paura, lui a un cero punto mi ha fermato e ha cambiato la melodia». Sono passati più di dieci anni e Sergio Bassi ha deciso di inciderla solo oggi, arrangiata e suonata da Marco Tansini. «È una storia autobiografica precisa il musicista che parla dell’infanzia trascorsa nei cortili padani degli anni Cinquanta». Da Il venditore di fumo a Morgana la fata, le canzoni scorrono tutte attorno a un unico filo conduttore: l’amore nel tempo. «Il venditore di fumo è ispirato a un personaggio
dell’Ottocento spiega Bassi, Atlantide risale al Novecento avanti Cristo, L’ultimo volo è la storia di un pilota del 1915 e Morgana la fata fa parte della saga di Re Artù, in quest’ultimo caso la fantasia entra nella leggenda, perché il personaggio vuole uscire dalla storia e diventare vero ». L’uomo della valigia e La ragazza e il lupo sono invece racconti attuali, per arrivare a È sereno, una poesia scritta dalla compagna di Bassi che il cantautore ha deciso di mettere in musica. Sergio Bassi si esibirà con l’inseparabile Padus River Band (Marco Bislenghi tastiere e cori, Maurizio Montini chitarra solista e acustica, Fabrizio Cuti batteria e congas, Geppe Premoli basso, Alessandro Moro sax contralto e soprano) il 9 aprile al Teatro comunale di Casalpusterlengo alle 21.30. All’acquisto del biglietto (10 euro) sarà regalata una copia del nuovo album.
Greta Boni
Undici canzoni inedite e una in particolare, quella che balza all’occhio per via dei ringraziamenti speciali sulla copertina: «Un
grazie di cuore a Francesco Guccini per la modifica di una parte della linea melodica di Quando ero bambino nel l’anno 1990 in via Paolo Fabbri 43 a Bologna». Che cosa è successo in quell’occasione? «In quel periodo cercavo una conferma sull’impostazione delle mie canzoni racconta il cantautore, ero un po’ confuso, così sono andato a Bologna per cercare di far sentire a Guccini qualche pezzo. L’ho incontrato nel bar-trattoria “Da Vito”, sono stato fortunato, abbiamo bevuto insieme qualche bicchiere e poi mi ha portato a casa sua. Credo di aver avuto qualche santo in paradiso quel giorno, perché avevo sbadatamente scordato chitarra e cassetta, Guccini mi ha prestato la sua chitarra e gli ho fatto sentire Quando ero bambino. Avevo un po’ di paura, lui a un cero punto mi ha fermato e ha cambiato la melodia». Sono passati più di dieci anni e Sergio Bassi ha deciso di inciderla solo oggi, arrangiata e suonata da Marco Tansini. «È una storia autobiografica precisa il musicista che parla dell’infanzia trascorsa nei cortili padani degli anni Cinquanta». Da Il venditore di fumo a Morgana la fata, le canzoni scorrono tutte attorno a un unico filo conduttore: l’amore nel tempo. «Il venditore di fumo è ispirato a un personaggio
dell’Ottocento spiega Bassi, Atlantide risale al Novecento avanti Cristo, L’ultimo volo è la storia di un pilota del 1915 e Morgana la fata fa parte della saga di Re Artù, in quest’ultimo caso la fantasia entra nella leggenda, perché il personaggio vuole uscire dalla storia e diventare vero ». L’uomo della valigia e La ragazza e il lupo sono invece racconti attuali, per arrivare a È sereno, una poesia scritta dalla compagna di Bassi che il cantautore ha deciso di mettere in musica. Sergio Bassi si esibirà con l’inseparabile Padus River Band (Marco Bislenghi tastiere e cori, Maurizio Montini chitarra solista e acustica, Fabrizio Cuti batteria e congas, Geppe Premoli basso, Alessandro Moro sax contralto e soprano) il 9 aprile al Teatro comunale di Casalpusterlengo alle 21.30. All’acquisto del biglietto (10 euro) sarà regalata una copia del nuovo album.
Greta Boni