Incontro con il cantautore lodigiano 

Concerto a CodognoUn filo fatto di parole e accordi di chitarra che si snodano fra la verde pianura lodigiana e le immense distese americane. È il nuovo cd del cantautore  Sergio Bassi, un album che sarà pronto ad ottobre e che si chiamerà Cavallo Pazzo.

I fans del narratore di pianura hanno già avuto modo di ascoltare qualche brano, sia in occasione del concerto che si è tenuto qualche tempo fa con l’inseparabile Padus River Band al Teatro del Viale di Lodi sia in occasione dell’esibizione di venerdì sera in piazza a Codogno, una sorta di anteprima per presentare le nuove storie del “nostro”.«Il cd non è ancora uscito ufficialmente - racconta Sergio Bassi -, sarà pronto in autunno e avrà anche una piccola distribuzione nei negozi. Come sempre parlerà di alcuni personaggi che vivono in pianura, quella lodigiana e quella del Sud Dakota, è questa l’idea più importante raccolta nel disco, la stessa che si potrà intuire dalle immagini che faranno parte del libretto con i testi». I campi che si rotolano sotto il cielo, non importa se quelli vicino a casa o se quelli dove un tempo cavalcavano gli indiani, è un’immagine che il cantautore sente molto vicina a sè. «Se ci facciamo caso - aggiunge -, il 45esimo parallelo è quello del Po, ma se si insegue la linea sull’atlante si arriva proprio nel Sud Dakota». Ci sono sempre piccole storie da raccontare, in fondo. Come quella di Brando che guarda la neve bianca sulla pianura e di Cavallo Pazzo che corre libero combattendo le sue battaglie. Ma queste non sono fra le sue preferite: «Mi emoziono sempre quando suono e quando sento Amos e il Conte Max, ma poi va un po’ a momenti. Per adesso stiamo collaudando le nuove canzoni, anche per vedere come reagisce il pubblico e quali preferisce, sicuramente Brando è una delle favorite». Amos, invece, racconta la storia di un uomo che ha vissuto la guerra ad El Alamein nel 1942, un elettricista di Quarto Piacentino che sente “l’urlo disperato di sabbie infuocate, di sabbie avvelenate, di sabbie violentate, e la luna che a Piacenza serviva a vedemmiare era la stessa luna che seminava solo dolore”. Tra le tante figure che fanno la loro comparsa nelle canzoni ci sono poi Nostradamus, il Mantovano volante e la città di Cremona, tutti sfilano con le loro descrizioni, portando il loro passato e le loro emozioni.In programma ci sono altre date, la prima a Crema ancora da definirsi e poi a Corno Giovine il 30 agosto. Con il cantautore ci sarà la Padus River Band, composta da Marco Bislenghi alle tastiere, Marco Sciarretta alla chitarra solista e Maurizio Montini alla chitarra ritmica, Fabrizio Cuti alla batteria e Stefano Pigola al basso. Sergio Bassi nel frattempo non ha smesso di scrivere e “buttar giù” qualche pezzo. «Mi è venuta l’ispirazione - dice -, ma quando avrò raccolto almeno dieci canzoni penserò a cosa farne. Però sarà più in là con il tempo, passerà qualche anno ancora, adesso ci concentreremo sul nuovo album». Come spesso accade per i musicisti all’ombra delle grandi case discografiche, dovranno essere messi in campo molti sforzi per promuovere Cavallo Pazzo: «Dovremo fare di tutto - conclude Sergio Bassi - per far girare l’album, per i cantautori la promozione è molto difficile».

Greta Boni

 

fonte: Il Cittadino 

Sergio Bassi su ITUNES

..."Ma chi l'ha detto
che solo i grandi 
fanno la storia
ognuno ha la sua
storia da raccontare
anche se non è bella
potrà insegnare
qualcosa a qualcuno"...

Vecchia Europa - Sergio Bassi